1 marzo 2013

'ngopp u p'razz!

...poi vai in giro e vedi un sacco di alberi con i rami imbustati! Se devo dire la verità, questo tipo di "confezionamento" non mi ha mai convinto, a maggior ragione adesso che se scatto una foto ad un albero non posso accettare che tra le foglie spunti qualche bandierina di plastica.
L'ultimo giorno di Carnevale, a Guardialfiera, pare che si usi fare gli innesti e così, quest'anno, uno zio anziano di Maria mi ha portato se confessandomi che dopo quell'innesto non ne avrebbe fatti mai più visto che le sue mani cominciavano ad avere qualche difficoltà.
Carnevale 2013 è durato molto poco, chiudendosi il 12 febbraio, pertanto il martedì grasso, quello degli innesti, era una giornata fredda e nuvolosa, non congeniale alle attività in campagna.
Zì 'Chele, così si chiama lo zio, inizialmente non era molto convinto di uscire di casa ma poi, visto che mi aveva aspettato con tanto entusiasmo, non ha badato al freddo e, proteggendosi le orecchie con un giro di sciarpa, mi ha fatto strada verso la sua masseria.


Alle sue cose ci tiene molto zì 'Chele! Nella casa di campagna ha un sacchetto, chiuso col doppio nodo, già pronto con gli attrezzi per l'innesto: forbici da potatura, seghetto, puntello di legno, puntello di ferro, spago e busta di plastica.
Se gli attrezzi sono sempre quelli da anni e anni, i rami da innestare, invece, devono essere belli giovani! Ci servono dei rametti almeno a "tre-quatt'occhije" cioè con tre o quattro boccioli chiusi pronti a sbocciare (se la fortuna vuole).


Ed infine ci vuole quel poco di attenzione e di esperienza per sapere quali combinazioni tra alberi e rami puoi fare. Se metti un ramo di melo su un albero di abete...non uscirà mai un albero di Natale!
Ad esempio noi abbiamo preso due rametti di pero con l'intento di metterli su un albero di pere selvatiche "u p'razz".


Quindi abbiamo segato un ramo robusto ma non eccessivamente grande ed abbiamo pulito, con il coltellino, la superficie di taglio. Poi, battendo con una pietrona sulle forbici messe a spacco sul ramo, abbiamo preparato l'apertura in cui sistemare i due rametti di pero.


Al posto delle forbici abbiamo inserito il puntello di ferro e poi abbiamo sagomato la base dei rametti in modo da poterli fare aderire allo spacco. A questo punto abbiamo inserito i rametti e rimosso il puntello andando a stringere immediatamente i rametti nel tronchetto.
E' bastato, infine, avvolgere l'innesto con una bustina di plastica allacciata con uno spago, in modo da proteggerlo dalle intemperie.


Devo dire le verità: all'inizio un po' mi sono impicciato a preparare i rametti...bisogna prenderci la mano per fare una sagomatura come si deve. Al terzo tentativo, infatti, il rametto l'ho affilato a regola d'arte!!!


Ora stiamo aspettando la primavera: se la fortuna ci ha assistito, tra qualche settimana sbocceranno i fiori e vorrà dire che tra un paio d'anni mangeremo le prime pere...altrimenti è tutto da rifare. Magari chiederò a zì 'Chele di fare un'eccezione e di aiutarmi a fare ancora un ultimo innesto!