18 novembre 2011

Come lo segno il lago di Occhito sulla mia cartina?

Tanto per usare una rima, ormai diventata noiosissima perché  funziona per qualsiasi cosa, voglio comunque dire che "Fotografare in compagnia è la cosa più bella che ci sia"! Se poi si va in giro con amici nuovi si possono inventare disegni di luci sempre diversi e divertenti!!!


Ti metti d'accordo sulla macchina, sul posto dove andare, sui panini e poi parti in marcia verso la "trincea" da cui scatterai i tuoi colpi segreti!
Il problema quando si esce a fare le foto in compagnia è che ognuno spera in un tempo atmosferico diverso: c'è chi è freddoloso e quindi vuole il caldo; chi ha le calorie di un treno a vapore e gradirebbe un po' di fresco; chi, solo perché ha il K-way e la cappottina impermeabile per la borsa, vorrebbe un po' di pioggia; chi non ha i capelli lisci e non ha paura che la nebbia gli arricci la riga! Io sono tra quelli che...l'importante è fotografare e non scattare le cartoline, per cui l'unico cielo che mi indispettisce un pochino pochino è quello completamente sereno!!!
Va bene. Basta parolare. Parliamo di questa bella gita al lago di Occhito fatta insieme ad Andrea.
Con la macchina carica di attrezzatura e gli occhi carichi di meraviglia ci siamo gasati per aver beccato una così bella giornata di sole. Ed infatti, dopo 25 km circa dalla partenza, siamo arrivati al bivio verso il lago di Occhito e lì, con tanto di indisponenza, ci aspettava la nebbia più grigia e triste che c'è.


E noi lì a balbettarci idee fotografiche e nuove mete. Però l'ho detto qualche riga fa che l'importante è fotografare, quindi...vai con i click.


Addirittura sembrava che quella nebbia fosse tutta l'acqua del lago in fase di evaporazione perché il bacino appariva secco ed assetato! Nonostante tutto l'immagine che avevamo davanti agli occhi era simile a quei servizi che National Geographic chissà dove realizza.
E mentre come due uomini della nebbia avevamo impostato i parametri di scatto nella maniera più idonea, ecco rispuntare il sole. E noi, come due uomini del sole, abbiamo dovuto reimpostare i parametri di scatto!!! Meno male che la Nikon aveva già previsto tutto e ci ha messo a disposizione due rotelle (o ghiere che dir si voglia) per ricaricare i colpi!


Se io racconto che nel Molise c'è il deserto mi sa che non mi credete. Sicuramente fate benissimo, però non ditemi che certe collinette non sembrano fatte di sabbia. Inoltre, il vantaggio del nostro deserto è che non ci sono "viaggi delle dune" per cui se tu costruisci la tua casa qui sei sicuro che, dopo la nottata, la ritrovi dove l'hai messa!!!


Vogliamo anche dire che se vai nel deserto non puoi fare delle foto autunnali?! Diciamolo...nel Molise, invece, si può!


Certo, ci sono anche dei limiti: magari vicino al deserto trovi animali velocissimi mentre qui da noi, forse per paura degli autovelox, trovi bestiole che hanno un passo meno sostenuto. Cambia poco.


Cambia che che nel deserto non ti basta fare una discesa per trovare un'oasi.


In Molise passi davanti alla porta di accesso ad una contrada, ti fai una discesa a picco e trovi un lago gigante come quello di Occhito!!!


Ci sono gli alberi,


gli animali,


ed anche i panini da sgranocchiare ad ora di pranzo!


E se hai i capelli fuori posto, l'acqua è uno specchio in cui la tua immagine può riflettersi. Magari puoi trovarti specchiato insieme ad un cinghiale assetato oppure insieme ad un gabbiano narciso.


Cos'altro abbiamo in comune con il deserto? Le case scavate nella roccia!


E poi? Come nel deserto non c'è nessuno per cui c'è tutta la tranquillità ed il silenzio per restare a godersi in pace la natura.